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Armonia
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Spesso in questo mondo affollato succede di non saper a chi chiedere un consiglio.
Se si tratta di musica,
noi ci siamo sempre!!

 


    Capitolo IX

Errori Armonici
Le quinte e le ottave per moto contrario
Le quinte e le ottave nascoste
 
nel movimento delle parti durante il legame armonico

Nel concatenare un accordo con l’altro bisogna evitare di passare per moto retto: da un intervallo armonico di 5ª giusta ad un’ altra 5ª giusta (Quinte parallele);
così da un intervallo armonico di 8ª giusta ad un’altra 8va giusta ( Ottave parallele);
e da un Unisono ad un altro Unisono.
Esempi di errori di Quinte, Ottave, Unisoni paralleli:

Le Quinte e le Ottave parallele

In ogni accordo si determinano degli intervalli
armonici di quinta, ottava o di unisono.
Nessuna voce che formi con un’altra uno dei suddetti intervalli potrà, passando all’accordo successivo, formare un intervallo analogo, a meno che non si cambi voce.

 


 

Se due voci formano intervalli di quinta, ottava o unisono, nell’accordo seguente le stesse non possono ripetere il medesimo intervallo.

L’unico rimedio affinché tutto questo non si verifichi, è quello di utilizzare un accordo diverso che interrompa ogni rapporto di questo genere tra le voci.


 

Per accorgersi di eventuali errori, sarà bene effettuare tre verifiche tra le varie voci:

Basso / Tenore       Basso / Contralto      Basso / Soprano
Tenore / Contralto      Tenore / Soprano
Contralto / Soprano

Se nel corso delle suddette verifiche si dovessero riscontrare movimenti paralleli (che siano di quinta, ottava o unisono) fra le stesse voci, sarà bene modificare il movimento delle parti affinché venga eliminato l’errore.


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Le Quinte e le Ottave per moto moto contrario


Analogamente a ciò che è stato detto per le quinte e ottave parallele, possiamo osservare che:

Se due voci formano intervalli di quinta, ottava o unisono, nell’accordo seguente le stesse non possono ripetere il medesimo intervallo, neanche se procedono per moto contrario.


Per eliminare questo errore, è sufficiente inserire nello stesso accordo una nota che spezzi la relazione diretta (cosa peraltro non fattibile nel caso di quinte e ottave parallele):


Le Quinte e le Ottave nascoste


Oltre alle suddette relazioni, ne esistono anche di nascoste: la teoria è la seguente.

Non è consentito che due voci raggiungano per moto retto un intervallo di quinta, ottava o unisono, a prescindere da qualsiasi altro intervallo armonico le stesse costituivano in precedenza.

Tuttavia esistono delle eccezioni: segue un elenco completo
Quinte nascoste tra parti estreme - consentite se:
La parte superiore procede per gradi congiunti.

Quinte nascoste tra le altre parti - consentite se:
Una delle due voci formanti intervallo di quinta arriva all’altra per gradi congiunti.
Ricorda Il cambio di posizione sullo stesso accordo non produce errori di quinta nascosta).

Ottave nascoste tra le parti estreme - consentite se:
a) la parte superiore sale di un semitono e quella inferiore sale di quarta.
b) la parte superiore scende di tono e quella inferiore scende di quinta.

Ottave nascoste tra parti interne - consentite se:
a) la parte superiore sale di un semitono e quella inferiore sale di quarta.
b) la parte superiore scende di tono e quella inferiore scende di quinta.
c) la parte superiore sale di tono e quella inferiore sale di quarta.
d) la parte superiore sale di quarta e la parte inferiore sale di un semitono.

Ovviamente per parti interne si intendono tutte le voci combinate fra loro tranne le due estreme.


Unisono nascosto

E’ consentito unicamente tra le voci maschili quando la parte superiore sale di semitono e la parte inferiore sale di quarta
(Basso e Tenore)

 

Per accorgersi di eventuali errori di quinta e ottava nascosta, partire dal secondo accordo del compito e  verificare fra quali voci si formano gli intervalli armonici suddetti: controllare se le voci arrivino dall’accordo precedente per moto retto.

Se questo si verifica, vedere nell’elenco se il caso specifico è consentito o meno.


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